E’ un’opera complessa che conferma la statura di un regista capace di leggere i mutamenti della contemporaneità in un Paese che si muove a una velocità pari a quella dei suoi treni, quando attraversano senza ritorno le lande desertiche dello Xinjiang. La mutazione accelerata del suo mondo è l’oggetto ideale del cinema di Jia Zhang-ke.
E’ come se ci fossero tre storie che procedono in parallelo. Accanto alla storia d’amore di Qiao e Bin c’è la storia di un paese attraversato nello spazio e nel tempo, nell’arco di trasformazione tumultuosa disegnato dalla Cina a partire dall’inizio del millennio. Con tutto ciò che ne consegue in termini economici e sociali. Il regista tocca le diverse città del suo mondo, dalle miniere di carbone dello Shanxi delle sue origini agli estremi confini occidentali dello Xinjiang, passando per la natura quasi morta delle Tre Gole. C’è poi la storia del percorso compiuto da Jia nelle modalità e nelle strategie del suo racconto.
Dal punto di vista della struttura, il film si compone di tre parti ambientate negli anni 2001, 2006, 2018 e in due luoghi diversi (Datong nello Shanxi e Fenjie nella regione di Chongqing e delle Tre Gole).
Il termine “jianghu”, mutuato dalle arti marziali e trasferito al sottobosco criminale delle Triadi cinesi, descrive il codice di onore e la relazione di fratellanza che caratterizza l’ambiente dove domina Bin. Il film ci porta nella Cina del 2001 dentro la cultura jianghu (quella criminale della triade cinese). Qui la giovane ex ballerina Quiao (Zhao Tao) si innamora di un boss della mafia locale, Bin (Liao Fan) ed è disposta a fare tutto per lui.
Così, quando Bin si trova in un conflitto a fuoco, non manca di mettersi a sparare per salvarlo, tanto da venire imprigionata per cinque lunghi anni. Non solo. Quando esce lo va a cercare, ma lui si è ritirato, fa un’altra vita e ha un’altra donna.
La relazione di dominio e di possesso tra Quiao e Bin è il contesto della prima parte del film.
I legami, come i luoghi, sono destinati a subire una violenta trasformazione, se non una distruzione senza appello.
Nello Shanxi le miniere chiudono destabilizzando e delocalizzando i suoi abitanti intorno alla centrale elettrica più grande del mondo sulle rive del fiume Yang-tze
QIAO
BIN
UNA COPPIA FELICE
LA PISTOLA
TUTTO CAMBIATO
La nuova fidanzata
IN VIAGGIO
Il tassista cerca di approfittare di lei
RITROVATO
ANNI DOPO